Come funziona il bonus barriere architettoniche in PVC?
Consiste in una detrazione fiscale sugli infissi in PVC o sconto in fattura del 75% sulle spese sostenute per interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di ostacoli fisici in edifici già esistenti che impediscono la libertà di movimento di coloro che, per qualsiasi causa, hanno una capacità motoria ridotta.
L’Agenzia delle entrate ha più volte specificato (da ultimo, con la circolare n. 7/2021) che la detrazione spetta anche se l’intervento, finalizzato all’eliminazione delle barriere architettoniche, è effettuato in assenza di persone con disabilità nell’unità immobiliare o nell’edificio oggetto dei lavori.
La detrazione del 75% è ripartita in 5 quote annuali
L’agevolazione è stata prorogata fino al 31 dicembre 2025 dalla legge n. 197/2022 (legge di bilancio 2023).
Consiste in una detrazione d’imposta del 75% delle spese documentate sostenute e va ripartita tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo (invece di 10 anni…)
Requisiti per il bonus degli interventi agevolabili
Ai fini dell’accesso alla detrazione sugli infissi in PVC, gli interventi devono rispettare i requisiti previsti dal D.M. 263/1989, e il contratto/fattura deve fare riferimento espressamente a questa norma.
Per quel che riguarda le porte, in dettaglio il punto 8.1.1 del D.M. stabilisce che la luce netta della porta di accesso di ogni edificio e di ogni unità immobiliare deve essere di almeno 80 cm.
La luce netta delle altre porte interne deve essere di almeno 75 cm. L’altezza delle maniglie deve essere compresa tra 85 e 95 cm (consigliata 90 cm).
Per le finestre invece il punto 8.1.3 stabilisce che l’altezza delle maniglie o dispositivo di comando deve essere compresa tra 100 e 130 cm (consigliata 120 cm).
Nelle finestre lo spigolo vivo della traversa inferiore dell’anta apribile deve essere opportunamente sagomato o protetto per non causare infortuni. Le ante degli infissi esterni devono essere usate esercitando una pressione non superiore a 8 kg.
La soglia della porta finestra interposta tra balcone o terrazza e ambiente interno non deve presentare un dislivello tale da costituire ostacolo al transito di una persona su sedia a ruote (non superiore a 2,5 cm).
Bonus Barriere Architettoniche: consigli
Lo Sconto in Fattura è un’opzione ancora possibile con il BONUS 75%, ma sicuramente più complicata da gestire soprattutto per la difficoltà a trovare chi effettivamente acquisisce il credito e quindi per la monetizzazione posticipata.
La soluzione ideale, almeno in questa fase iniziale, è quella di optare per la detrazione diretta del 75% in 5 anni da parte del cliente tramite il proprio IRPEF.
In questo modo l’impresa fornitrice avrà zero rischi insoluti e zero attese di monetizzazione.
Dichiarazione di conformità al bonus abbattimento barriere architettoniche
Il punto delicato, sul quale occorre prestare molta attenzione, è quindi legato alla natura delle opere, che devono essere di effettiva “eliminazione” di barriere preesistenti.
Quindi sarà necessario documentare, tramite un professionista abilitato, non solo che le nuove opere siano realizzate a norma del DM 236/1989, che disciplina tutti i requisiti tecnici, ma anche che quelle preesistenti non lo siano.
Riepilogo delle regole per l’agevolazione in fattura al 75%
In questa tabella, riportiamo in breve quali sono le regole o i requisiti per lo sconto in fattura del 75% per la rimozione degli ostacoli architettonici e infissi in PVC.
Contribuenti | Tutti |
Tipologia Contratto | Appalto per la realizzazione di interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche |
Pagamento | Bonifico “parlante” dedicato |
Aliquota detrazione | 75% |
Durata | 5 anni |
Aliquota | 10 anni |
Dichiarazione di conformità | Si, fornita da noi |